Camminando per milano ho visto su un marciapiede un carrello della spesa rovesciato, con qualche oggetto a terra: un paio di scarpe, qualche vestito straccio, altre cose malconce. Forse si trattava di cose di qualche povero senza tetto, di qualche disperato. Questa scena mi ha ispirato un piccolo componimento, potremmo dire un falso haiku. Falso perché nonostante ci sia la struttura in tre versi non c’è il kigo, ovvero l’elemento che indica la stagione, il giorno o comunque il tempo in cui la scena descritta si posizione.
Un carrello rovesciato,
povere cose sull’asfalto.
Tristezza nel cuore.
Emanuele Balsamo
Milano, 15 gennaio 2015
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